sabato 27 dicembre 2014

Un angolo di Akihabara in Calabria - Miracolo di Natale!

Ci sono dei momenti in cui vorresti tornare indietro nel tempo, quando eri ragazzino... come quando, ad esempio, non entravi a scuola perchè "c'era sciopero"... o quando uscivi con gli amici nei pomeriggi autunnali, e con opportune manovre di occultamento degne di Solid Snake, ti andavi ad intrufolare in uno stanzone scuro, ricettacolo di sporcizia e fumo passivo... ma eri contento di farlo, perchè in quello stanzone buio trovavi quello che non potevi avere sul tuo misero Commodore 64 o sul tuo Nintendo Entertainment System. Signore e signori... sua Maestà... la SALA GIOCHI.


(Immagine di repertorio)
Ambiente rigorosamente inviso ai genitori, che cercavano di allontanare la prole dal richiamo delle sirene digitali con miti e leggende nonché storie di droga e violenza urbana degne de "i guerrieri della notte", la sala giochi era il posto dove potevi far godere le tue retine con la migliore grafica in circolazione... i tempi della PlayStation e della Xbox erano ancora lontani ed il fanciullo videogiocatore non poteva fare a meno di sperperare la sua paghetta cambiandola - presso l'apposito gestore, generalmente panzuto - in gettoni sonanti da inserire nei vari cabinet per una partita in doppio a Street Fighter 2, ad esempio... o meglio ancora su uno di quei meravigliosi Arcade dotati di sedili, pistole, manubri di moto e così via... i quali avevano il "medagliesco" pregio di farti sentire un pò nel gioco ed un pò cogli*ne agli occhi di chi ti guardava giocare...

Si da il caso che, in un particolare periodo dell'anno come quello pre-natalizio, avvengano dei piccoli - diciamo - "miracoli", come quello capitato al sottoscritto, che recatosi (con grande entusiasmo, ovviamente) in un centro commerciale della provincia di Cosenza in compagnia della sua dolce metà e del loro figliuolo, avvertiva un rumore di apertura di serranda. Rumore, ovviamente, da me ignorato... ma non dalla mia signora, che mi si avvicina dicendomi con aria divertita: "girati un attimo e guarda cosa c'è dietro..."
Al che mi giro e... (coro di angeli) mi appare questa immagine... 
"Dammi uno schiaffo... Presto!"
Una serie di scariche elettriche innescano i neuroni del mio sistema limbico, riportandomi indietro con la memoria agli anni 90 mentre la restante parte del mio cervello cerca di dirmi che non è possibile, che siamo nel 2014 e sto certamente sognando, o sono drogato, o entrambi.
Virili lagrime...


Ma è tutto vero. In un angolo di un centro commerciale della provincia di Cosenza esiste una SALA GIOCHI piena zeppa di cabinati, proprio come quelle di una volta, ma senza fumo passivo e pulita, però... (adiacente ad una sala slot, da me ignorata in quanto, si sa... per il videogiocatore le slot machine puzzano e trasmettono malattie veneree). 

Ovviamente io e mio figlio ci siamo fiondati subito dentro, cambiando le banconote nella macchinetta dei gettoni, silenzioso sostituto elettronico del classico "gestore con la panza" (tm) delle sale giochi di una volta. 
E quanti ricordi... da Crazy Taxi (si, lo so che è stato convertito su ogni piattaforma esistente e ci puoi giocare pure sul tablet mentre sei seduto sul cesso - non rompete!) a SEGA Rally, F355 challenge, SEGA Bass Fishing con mulinello annesso, The House of the Dead con un sontuoso schermo magnum... e poi Street fighter 2, Captain Commando, Puzzle Bobble, Pang! - insomma - tutto il necessario per divertirsi in una mattinata tranquilla (in quanto le scuole erano aperte ed eravamo praticamente i soli a giocare) mentre la mamma si dedicava allo shopping...


Shopping che è durato troppo poco, costringendo me ed il piccolo a lasciare, con gran dispiacere, i joystick e le pulsantiere... A nulla è valso il classico fanciullesco implorare: "solo un'altra partita e andiamo, mamma... TI PREGO!" - tze! non funzionava una volta figurati se funziona adesso -


Ecco... ci sono momenti in cui vorresti tornare bambino. E ci sono momenti in cui ci torni veramente... e giochi. 
Ed anche se nel cabinato di Sega Rally ci stai stretto e sembri un orso del circo su una macchinina dell'autoscontro... ti giri e nel sedile a fianco vedi un bambino che ti somiglia, e che guarda lo schermo sorridendo con gli occhi spalancati e luccicanti... lo stesso sguardo meravigliato che avevi tu una volta.

"Papà, domani ci torniamo, vero?" - "Certo, amore."


Nota: il gestore della sala è stato gentilissimo, ed ha acconsentito affinché facessi delle foto ai cabinati. 
Per chi volesse farsi una partita, la sala giochi è presso il centro comm.le La Torre a San Marco Argentano (CS).

A.S.

2 commenti:

  1. Ciao!!
    Anche dalle mie parti in un centro commerciale esiste (resiste?) una sala giochi con una 30 di cabinati!!! Ogni tanto vado e mi sembra di tornare ai bei tempi!!

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    1. Ciao! Si, ormai possiamo parlare di Resistenza più che di Esistenza, ma resistere è d'obbligo, contro la malvagità imperante delle sale slot...
      Grazie del commento e torna a trovami!

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